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Palazzo Capranica

Teatro Valle

Palazzo Capranica
Palazzo Capranica

Il palazzo Capranica fu edificato Con disegno del Sangallo; all'angolo della via si osserva una colonna di granito rosso sormontata da una testa di mostro con ali da drago. Non dobbiamo dimenticare il Caffè che era incontro al Teatro Valle, che durante i trionfi del Cossa era divenuto un cenacolo di artisti e letterati. Là, in liete serate, si raccoglievano gli uomini più in vista di quei giorni: Gandolin, Cossa, Capannari, Bazzani ed il ben noto Giuseppe Luciani, poi mandante dell'assassinio di Raffaele Sonzogno, direttore del giornale 'La Capitale'. In detto caffè, sotto un busto del Cossa, una lapide diceva:

'In questo ritrovo d'artisti nomadi e ribelli - Pietro Cossa - riposava dalle lotte del vicino teatro - nei giorni della gloria e del dolore'.

Dal Teatro omonimo, che occupa l'area del cortile, detto delle Statue, dell'antico palazzo Capranica, già del card. Andrea della Valle. Nel 1854 fu inaugurato, all'angolo di via del Melone, un teatrino per marionette col nome di Nuovo a Valle, ma dal popolino chiamato Valletto fatto chiudere nel 1880 dal marchese Capranica per ingrandire il suo palazzo. In questo teatrino imperò il maestro Antonio Torrini detto 'er sor Manciola', perché privo del braccio sinistro, morto nel 1885, uno di quegli ultimi romaneschi la cui arguzia naturale, talvolta spinta, era diventata proverbiale a Roma. Durante le rappresentazioni, fra la platea, troppo impaziente che cominciasse lo spettacolo, e il maestro di musica s'intavolavano dialoghi non sempre castigati. Il maestro spesso rispondeva per le rime, e che rime!!

Già sò che sete tutti cornutacci. Voi e li vostri mortacci...

Stradario Romano - Blasi - 1923