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Colonna Traiana

Colonna Traiana
Colonna Traiana

Piazza dei Fori Imperiali già detta piazza Colonna Traiana.

— La colonna alta m. 42, si compone di 34 blocchi di marmo bianco di Luni, e vi sono scolpite oltre 2000 figure umane alte cm. 65, oltre un'infinità di mezze figure, cavalli e macchine guerresche.

— Durante l'occupazione del 1798 si era pensato, dai nostri fratelli d'oltre'Alpe, di portare la Colonna a Parigi. Il commissario Daunou scriveva al direttore La Réveil-lier: «Sembra meglio che voi rinunciate alla Colonna Traiana, sarebbe un’impresa dispendiosissima»; in altra lettera aggiungeva: « In complesso vedo che è bene contentarsi delle 350 casse; non è cosa giusta, né politica moltiplicare il bottino di questa natura!».

Stradario Romano - Blasi - 1923

Colonna Traiana

La celebre colonna Trajana, intorno la quale si ammirano scolpiti con nobile arte i fatti principali della guerra Dacica sostenuta da Traiano, fu innalzata dal Senato e popolo Romano per servire di monumento sepolcrale a questo Imperatore, e nel tempo stesso per dimostrare quanto grande sia stato il lavoro fatto per rendere in piano il luogo ove stà collocata, siccome lo dimostra e la iscrizione scolpita nel suo piedistallo, e Dione nel descrivere le opere di Trajano. Da questa circostanza si deduce che in tale luogo si estendeva una qualche lingua del Quirinale che congiungeva in parte questo monte col Campidoglio.

La iscrizione che si trova scolpita sopra la piccola porta che mette nelI'interno dell'indicata Colonna Trajana, è espressa in questo modo:

SENATVS • POPVLVSQVE • ROMANVS.

IMP. CAESARI • DIVI • NERVAE • F. NERVAE

TRAJANO • AVG. GERM. DACICO • PONTIF.

MAXIMO • TRIB. POT. XVII. IMP. VI. COS. VI. P. P.

AD • DECLARANDVM • QUANTAE • ALTITVDINIS.

MONS. ET • LOCVS • TANTIS • OPERIBVS • SIT • EGESTVS.

Siccome l'altezza di questa colonna si trova essere ragguardevole, così il terreno ivi tolto si deve credere che s'innalzasse a molta altezza, e che ragguagliasse incirca il piano superiore del Quirinale, al quale doveva esser congiunto.

INDICAZIONE TOPOGRAFICA DI ROMA ANTICA DELL'ARCHITETTO LUIGI CANINA

Colonna Traiana
Colonna Traiana

Colonna Traiana

Nel centro di questo Foro vedesi il più celebre monumento antico conservato nella sua integrità da diecissette secoli, cioè a dire la più magnifica colonna che sia mai stata al mondo. Essa fu innalzata dal senato e popolo romano all'imperatore Traiano, per le vittorie da lui riportate sui Daci: è di ordine dorico, formata di 34 rocchi di marmo bianco di Carrara, collocati l'uno sull'altro, e congiunti con perni di bronzo. Il gran piedistallo si compone di otto massi, il toro di uno, il fusto di 23, il capitello d'uno, come d'uno è parimente la base della statua. La sua altezza, dal piano alla sommità della statua stessa è di palmi 191 e 1/2 e dividendola nelle sue parti, si avrà: il gran piedistallo alto palmi 20 e once 4; lo zoccolo, palmi 4 e once 4; la colonna colla base e il capitello, palmi 130 e mezzo; il piedistallo della statua, palmi 20 e once 4, e la statua palmi 16. Il maggior diametro della colonna è di palmi 15 e once 5, il minore di 14 palmi e mezzo.

Questo monumento supera di 2 palmi e 2 once l'altezza della colonna di Marco Aurelio, e la sua cima sta a livello del Quirinale, che in questo luogo venne appianato per ampliare il Foro, siccome attesta Dione, e come, lo dice la iscrizione scolpita nel piedistallo. Si salisce alla sua sommità per una scala interna, tagliata nel marmo stesso, la quale, essendo fatta a chiocciola, ha dato alla colonna il nome di coclide.La medesima scala è di 182 gradini di 3 palmi e 2 once di lunghezza, e resta illuminata da 43 feritoie, e sull'alto trovasi un ripiano circondato da una ringhiera di ferro, da dove si gode della veduta di Roma e dei propinqui monti. Nella sommità della colonna era anticamente situata la statua di Traiano in bronzo dorato, in luogo della quale Sisto V vi fece collocare quella dell'apostolo s. Pietro, parimente in bronzo dorato, fatta secondo il modello di Tommaso della Porta. Il piedistallo della colonna è ornato di trofei, di aquile e di ghirlande, di foglie di quercia, ed è ogni cosa sì mirabilmente scolpita, che viene considerato per il più bel piedistallo, che si possa immaginare.

Questa superba colonna non è solamente osservabile per la sua enorme grandezza, ma molto più per l'eccellenza de' bassorilievi, de' quali è tutta adornata, che rappresentano le due guerre contro Decebalo re dei Daci, il quale rimase vinto l'anno 101 dell'era cristiana. Vi si veggono circa duemilacinquecento figure di uomini tutte diverse, senza contare i cavalli, gli elefanti, le armi, le macchine da guerra, e una infinità di altre cose, che formano una varietà di oggetti che non si può vedere senza restarne sorpresi. L'invenzione e il disegno di questi bassorilievi appartengono ad un solo artefice, ma l'immenso numero delle figure, alte quasi tutte circa tre palmi, dovette di necessità esigere l'opera di più artisti. I fatti storici, ed il piano su cui posano tali figure, vengono contraddistinti da un cordone, che circonda spiralmente tutta la colonna, formando dalla cima al basso 23 giri. I detti bassorilievi furono sempre tenuti come capolavori di scultura e servirono di esemplare agli artefici, per cui Raffaello, Giulio Romano, Polidoro da Caravaggio ed altri ne trassero gran vantaggio.

Colonna Traiana
Colonna Traiana

BIBLIOTECHE E COLONNA COCLIDE

Lungo il lato settentrionale della descritta basilica stava la celebre biblioteca detta pure Llpia, nella (piale si conservavano specialmente i libri lintci ed elefantini. Questa era divisa in due parli dalla grande colonna eoclide, che tuttora ivi esisto. Infatti divisa in due parti si dimostra questa stessa biblioteca, con alcuni versi di Sidonio; luna delle quali era destinata per gli scritti greci e l'altra per i latini (50). La colonna eoclide, che tuttora si ammira per uno dei migliori monumenti degli antichi, fu innalzata dal senato e popolo romano in onore dell imperatore Cesare Nerva Trajano figlio del divo Nerva, Germanico, Dacico, Pontefice massimo, nella XVII potest tribunizia, ed allorch fu proclamato per la sesta volta imperatore; e ci per dimostrare di quanta altezza il monte dal luogo con tante opere differiva, come chiaramente lo dichiara la iscrizione che si legge tuttora sulla fronte meridionale del piedestallo:

SENATVS . POPVLVSQVE . ROMANVS

IMP. CAESARI . DIVI . NERVAE . F. NERVAE

TRAJANO . AVG. GERM. DACICO . PONTIF.

MAXIMO . TRIB. POT. XVII. IMP. VI. COS. VI. P. P.

AD . DECLARANDVM . QVANTAE . ALTITVDINIS

MONS . ET . LOCVS . TANTtS . OperiBXS . SIT . EGESTVS

Questa circostanza si trova ancora confermata da Dione in specie nel dire che Trajano fabbric delle sale per libri, ed innalz ancora nel foro un'altissima colonna, tanto perch gli servisse di nobile sepolcro, quanto per dimostrare il lavoro del foro stesso; imperocch, essendo il luogo, in cui stabil di porre la fabbrica, tutto montuoso, lo scav tanto quanto la colonna si alzava; e cos rese piano il foro (51). Onde da ci si conosce chiaramente che si estendeva in tale luogo una lingua del colle Quirinale, la quale andava quasi a congiungersi al Campidoglio, lasciando nel mezzo una ristretta valle, per la quale passava la via che comunicava dal l'oro Romano al campo Marzio. Nel coelite ravvolgimento esterno di detta colonna si ammirano tuttora con nobile arte scolpite le principali imprese della guerra dacica fatta da Trajano; ma sulla sommit non pi esiste la statua di questo imperatore.