Tesori di Roma: foto di Roma gratis

L'AZZURRO DI ROMA

IPPOLITO TÀINE

nome../galleria/ponti_roma/foto/ppnsangelo02.jpg

In giorni come questo si passeggia a caso per le strade e si guarda lassù l'ammirevole azzurro. Non una nuvola nel cielo. Il sole vi risplende trionfale e la cupola cilestra, immacolata, raggiante di luci mattutine, sembra restituire alla città antica i suoi giorni di festa e di fasto. Mura e tetti si spiccano con straordinario vigore nell'aria limpida. A perdita d'occhio si segue l'arco del cielo chiuso fra due fila di case.

Si cammina senza pensiero e ad ogni svolto c'è uno scenario nuovo: un palazzo enorme, massiccio, assise sulle sue bozze; una strada in pendio che discende e si rialza sino ad un obelisco lontano e che, tagliata di traverso dal sole, avvolge, quasi in un quadro, i suoi personaggi in alternativa d'ombra e di luce; un vetusto palazzo smantellato e ridotto a deposito dove i dragoni rossi dormono contro un muro grigiastro, dove accanto a un pino ritto sul poggio verde fioriscono i mandorli bianchi; una piazza dove scorre una larga fontana, con chiese a sinistra pompose e adorne come spose opulente, sorridenti nello splendore dell'azzurro, con m faccia un viale gettato di traverso e gli alberi che cominciano a fiorire: in fondo un'interminabile strada solitaria, fra i muri di qualche convento, di qualche villa invisibile; fiori che pendono dalle creste delle gronde, qua e là stemmi gentilizi invasi da garofani e da muschio, tutta la strada dimezzata con taglio netto dall'ombra nera e dalla luce abbagliante; lontano, nell'aria diafana, una porta monumentale: Porta Pia, che s'apre sul grigiore della campagna, sulle montagne dalle cime nevose che chiudono l'orizzonte.

Dal Voyage en Italie, 1866, trad. Arcari, ed. Carabba, Lanciano.