Adriano Primo dedicò questa chiesa a
detto Santo, ed è unita al collegio Germanico, ed è
una delle opere pie procurate da s. Ignazio Lojola, il
quale Greg. XIII stabilì con l'entrata per cento giovani,
assistiti da molti Padri della Compagnia di Gesù; e vi è
cura d'anime.
L'altar maggiore con la sua tribuna ad
affresco colorita era di mano di Niccolò Pomarancio,
ma queste pitture sono perite nel rifabbricare ultimamente la chiesa
sotto Benedetto XIV. Furono per altro intagliate in rame nel 1506
da Gio: Batista dei Cavalieri, e stampate in Roma da Bartolommeo
Grassi, e contenevano la vita di esso s. Apollinare.
Nella prima cappella a man dritta la tavola dell'altare con s. Luigi
Gonzaga è pittura del cav. Lodovico Mazzanti.
Nella seconda ha espresso nella tavola dell'altare una santa famiglia
il signor Giacomo Zoboli.
La terza cappella ornata di marmi, e stucchi
col disegno di Francesco Gudotti, ha sull'altare la statua bellissima
di s. Francesco Saverio scolpita da M. Le Gros.
Il quadro della prima cappella a mano manca con s. Gio. Nepomuceno
è di Placido Costanzi.
La statua di s. Ignazio nella terza cappella, ornata come
quella a dirimpetto, è di Carlo Marchionne. La pittura ad
affresco
nella volta
della chiesa è di Stefano Pozzi. L'arme Pontificia, sopra
l'arcone della cappella maggiore, è lavoro di stucco
di Pietro Vanschefeld.
Il portico
è stato ornato tutto di marmi, e postovi un'antica magistrato
della Madonna, e sull'altare il ss. Sacramento. Gli Angioli
sopra il frontespizio sono di Filippo de Castro Spagnuolo, e il
quadro, che è a dirimpetto sopra il fonte battesimale, è
di Gaetano Lapis da Cagli. Architetto della chiesa, e di tutta l'abitazione
è stato il cav. Fuga.
La cappella maggiore tutta ornata di ricchi marmi fu costruita da
Benedetto XIV, di sempre gloriosa memoria, col disegno del
suddetto Fuga, e la tavola dell'altare è opera bella d'Ercole
Gennari Bolognese, che rappresenta san Pietro, che consacra vescovo
s. Apollinare, ed è stata espressa in rame. (Titi)
Descrizione delle Pitture, Sculture e Architetture esposte in
Roma di Filippo Titi
stampato da Marco Pagliarini in Roma 1763