In Borgo S. Spirito. Fu costruito da Ina,
re dei Sassoni quando venne a Roma nel 728 ed ottenne questo privilegio
da Gregorio III per i pellegrini della sua nazione che vi si stabilirono
numerosi. Essi formarono anzi tutto un quartiere che chiamarono
burg e che più tardi dette il nome alla regione circostante.
Sotto Pasquale I (817) la chiesa fu distrutta da un incendio e riedificata
da quel pontefice ma senza fortuna perchè poco dopo venne
saccheggiata dai Saraceni, finchè nel 1198 passò ai
frati ospitalieri di S. Spirito istituiti da Guido de Montpellier
per la cura degl'infermi e fu riedificata por ordine d'Innocenzo
III (Conti) su disegno di Marchionne d'Arezzo, nel 1540 Paolo III
(Farnese) la restaurò nuovamente incaricando Antonio da Sangallo
dei nuovi lavori e finalmente Sisto V (1585-90) la decorò
della facciata che è opera di Ottavio Mascherino.
Interno. - Ai due lati della porta d'ingresso, due quadri di Giacomo Zucca, fiorentino. Cappella a destra: 1. la discesa dello Spirito Santo del medesimo Zucca. - 2. la nascita della B. Vergine di Livio Agresti, la natività di G. B. della Marca, la Circoncisione di Paris Nogari, le altre storie del medesimo Agresti. - 3. La SS. Trinità di Livio Agresti. - 4. Quadro a olio del Cavallucci. - Sepolcro di Antonio Vargas y Laguna ambasciatore di Spagna (1827). - ABSIDE: affreschi di Giacomo Zucca da Firenze - Cappella a sinistra: 1. La coronazione della Vergine di Cesare Nebbia. - La deposizione di Pompeo dall'Aquila. Sepolcro di suor Maria Agostina, monaca ospitaliera uccisa da un tisico che ella curava nel vicino ospedale, il 10 novembre 1894. - Gesù morto di Livio Agresti. - 4. La Madonna e S. Giovanni apostolo della scuola di Pierin del Vaga.
Diego Angeli