Nella piazza omonima, dietro via Giulia. È
una chiesa antichissima di cui si ha notizia fin dal 1186 in una
bolla di Urbano III che la cita come parrocchiale. Si chiamava,
prima, S. Maria de Catenariis perchè quivi i prigionieri
dei pirati barbareschi venivano a deporre, in voto, le loro catene
quando erano liberati. La corruzione della pronuncia trasformò
Catenariis in Caterina e la chiesa fu detta per molto tempo S. Maria
in Caterina. Così quando verso la fine del secolo xvi fu
restaurata o rifatta, venne dedicata a S. Caterina, se bene solo
per un errore di pronuncia si riferisse alla santa martire. Subì
varii restauri, l'ultimo dei quali sotto Pio IX (Mastai Ferreti)
verso il 1857.
Interno. - A destra: sepolcro di Giuseppe Ricciarelli (1719) - 1.
Cappella del Battisterio. Le pitture sono di Gerolamo Muziano. -
2. Storie della vita di S. Carlo, dipinte da Gerolarno Coppi. Sepolcri
del marchese Quarteroni e di Elena Bianchi (1847. - Altar maggiore:
quadro a olio di Giacomo Zucca, scolaro del Vasari. A sinistra:
1. Cappella: S. Marziale e S. Valerio di Giovanni Antonio Galli
detto lo Spadarino. - 2. Dedicata a S. Antonio da Padova. Le pitture
sono tutte di Jacopo del Meglio da Peretola - Sepolcro di Costanza
Cancellieri (1803).
LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA DELLE
BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ DI ROMA
DIEGO ANGELI