Tesori di Roma: foto di Roma gratis

Chiesa di Santa Maria in Monticelli

Chiesa di Santa Maria in Monticelli
Chiesa di Santa Maria in Monticelli

Il titolo di questa chiesa le deriva forse da l'essere stata primitivamente eretta sopra una piccola collina, se bene nei cataloghi del xv secolo si trovi indicata col nome de Monticellis.
La sua origine è antichissima e si ha un primo documento di lei nel 1101, quando Pasquale II la consacrò in seguito a un restauro. Un altro restauro di maggior importanza fu fatto da Innocenzo II nel 1143 e di questo rimane una iscrizione in versi nella quale è narrato come il detto pontefice riconsacrasse la chiesa il 6 maggio di quell'anno con l'assistenza dei vescovi Corrado, Stefano e Alberico. Fra il 1710 e il 1720 Clemente XI (Albani) fece rifare la chiesa sui disegni di Matteo Sassi. Nel 1725 cedette la chiesa ai padri della dottrina cristiana. Nel 1860, questi padri fecero restaurare un'ultima volta questa chiesa affidando i lavori all'architetto Francesco Azzurri.
Facciata. — La facciata, preceduta da un portichetto è di Matteo Sassi. - Interno. — E a una sola navata con cappelle laterali. Anticamente, la navata era sorretta da colonne che ora si conservano sotto i pilastri fatti da Matteo Sassi nel restauro di Clemente XI.
La volta ha un affrescò rappresentante le sei eroine dell'antico testamento: Ester, Betzabea, Debora, Giaele, Abigail e Giuditta, opera del Ruspi, e di questo medesimo pittore sono i quattro evangelisti sulle porticine della navata. A destra: 1. Cappella. La preghiera nel giardino degli ulivi di Edoardo Vicinelli. - 2. La flagellazione di Antonio Caracci (scoperta nel 1860 sotto V intonaco della parete). Il soffitto è di Ercole Ruspi. - 3. S. Ninfa di G B. Puccetti. - Abside. Sull'altare: antica immagine della Madonna detta Auxilium Christianorvm. Nell'abside: frammento dell' antico mosaico di Pasquale II; le pitture che lo completano e che rappresentano i santi Mamiliano, Eustazio, Proculo e Ninfa furono eseguite da Ercole Ruspi.
Nella volta del presbitero: S. Pietro e S. Paolo fra gli angeli con due putti che sorreggono le armi di Clemente XI e di Pio IX, affresco di Ercole Ruspi. Sulle pareti: Il Redentore che benedice i fanciulli e la Disputa coi dottori di Cesare Mariani. Nella galleria dei cantori: S. Cecilia con gli angeli quadro a olio disegnato da Tommaso Minardi e dipinto dal suo scolaro Mariani.
Nei due triangoli sopra l'organo: Il roveto ardente e la Visione di Giacobbe dello stesso Mariani. - A sinistra: 1. Cappella: S. Giovanni Battista di autore incerto che alcuni fanno uscire dalla scuola di Giulio Romano. - 2. Cappella.
Crocefisso di Pietro Cavallini (?). La volta è dipinta da Cesare Mariani, - 3. La Flagellazione del Puccetti. Nelle varie cappelle sono conservate diverse tele di pittori anonimi che furono ampiamente restaurate da Ercole Ruspi.
Sacrestia (nel vestiboletto che la precede). — Sepolcri di Agostino Donati (1627) e di Pier Paolo Giuliani, filosofo romano (1656). - La morte di S. Giuseppe quadro a olio del Monacelli. - Gesù morto, quadro ad olio di un anonimo del secolo XVII.

Santa Maria in Monticelli

Antichissima chiesa parochiale detta prima s. Maria in arenula fu fatta ristorare da Clemente XI con architettura di Giuseppe Sardi, e conceduta a' PP. Dottrinari Avignonesi.
Il quadro del primo altare a mano destra è di Odoardo Vicinelli; il secondo della Flagellazione di Cristo alla colonna è di Gio. Battista Vanloo; il terzo è di Gio. Battista Puccetti. Quello dell' altar maggiore, cogli Angeli a fresco, intorno all' antichissimo Salvatore di mosaico è opera di Stefano Parosel. Il quadro del primo altare dall' altra parte è del medesimo Puccetti. Nella cappella che siegue è un divoto Crocifisso; e la tavola dell' ultimo altare è della scuola di Giulio Romano.
L' ovato sulla porta al di dentro della chiesa è di Andrea Procaccini.