Fu costruita nel 1622 dall'architetto Antonio
Casoni per i frati della riforma spagnuola di S. Francesco. Ma poco
dopo essendo questi richiamati in Spagna, passò ai padri
osservantini irlandesi che vi fondarono un collegio e che la tengono
tuttora. La facciata e le cancellate sono del Bizzoccheri.
Interno. - A croce latina, con una cupoletta nella crociera. Gli
affreschi di questa cupoletta sono di Domenico Bartolini. A destra:
1. Cappella: Il matrimonio di S. Giuseppe, sull'altare, di Carlo
Maratta. Ai lati la Fuga in Egitto e la Morte del Santo, di anonimi
del secolo xviii - Sepolcro di Isabella Ball-Sherlock, eseguito
dal Benzoni nel 1847. Sepolcro di Margherita Meigham-Haris irlandese
(1846). - 2. S. Anna di Pier Paolo Baldini. - 3. S. Giovanni Nepomuceno
copia di un originale del Maratta. Sepolcro di Amelia Curram (1838).
Sepolcro di Alfonso Mazanedo de Quinones (1628). - 4. Cappella.
Fu edificata coi disegni del Bernini nel 1633. Ai due lati vi sono
due sepolcri che suo figlio Paolo scolpì per la famiglia
de Silva, giovandosi dei disegni paterni. Ma tanto le figure muliebri
nel sepolcro di sinistra quanto i putti sull'altare sembra che siano
stati personalmente eseguiti dal Bernini. Queste due figure allegoriche
sorio ricoperte dalle solite camicie di bronzo. Sull'altare: la
Concezione di C. Maratta. Altare maggiore: S. Isidoro di Andrea
Sacchi. Lunetta sopra l'altare maggiore: La Preghiera nell'Uliveto
di Domenico Bartolini. A sinistra: 1. Cappella, del Crocefisso,
dipinta da Carlo Maratta. S. Antonio di Domenico Cerini. Le lunette
sono di Egidio Alè di Liegi. Due medaglioni della famiglia
Cappelletti (secolo xvii) - 3. S. Francesco, scuola spagnuola del
secolo xvii. Sepolcro di Caterina Bryan Talbot opera del Gajassi
(1827). Sepolcro di Pietro Pavoni, protonotario apostolico (1626).
Sepolcro di monsignor Antonio Barano, milanese, scolpito da Francesco
De Rossi, detto il Vecchietta nel 1667.
LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA DELLE BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ DI ROMA - DIEGO ANGELI